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LE MILLE BOLLE BLU
di Salvatore Rizzo | interpretato e diretto da Filippo Luna | prodotto da Maurizio Puglisi per Nutrimenti Terrestri
(Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro 2010)
DOMENICA 13 APRILE 2025 – NUOVO TEATRO SCALETTA
Una storia d’amore omosessuale, clandestina, nata nella Palermo degli anni Sessanta che va avanti, parallela ad una vita cosiddetta “normale”, per trent’anni: è il tema de “Le mille bolle blu”, monologo scritto dal giornalista Salvatore Rizzo, interpretato e diretto da Filippo Luna. “Le mille bolle blu”, ha debuttato al Nuovo Montevergini del capoluogo siciliano e, dopo una serie di fortunate repliche, è stato ospitato da diversi teatri pubblici e privati in varie regioni italiane (dalla Lombardia al Veneto, all’Umbria) e in diversi festival (dalle Orestiadi di Gibellina a Taormina Arte). Per l’interpretazione di questo monologo, il protagonista, Filippo Luna, ha ricevuto il Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro 2010 per aver realizzato “una perfetta sintesi scenico-attorale di emozione e disincanto”.
“Le mille bolle blu” racconta la storia di Nardino e Manuele, barbiere di borgata il primo, avvocato il secondo: si conoscono, giovanissimi, nel salone da barba dove Nardino fa l’apprendista sotto lo sguardo del padre e Manuele è figlio di un cliente facoltoso. E’ l’inizio degli anni Sessanta, quello, per l’appunto, in cui Mina impazza con “Le mille bolle blu”. Destinati a ruoli sociali e familiari prestabiliti (quelli di mariti irreprensibili e di padri
premurosi) i due portano avanti per trent’anni una storia di sentimento e passione che si nutre anche della clandestinità in cui viene vissuta, che ne è linfa e tormento al tempo stesso. La morte di Manuele, per malattia, diventa il pretesto perché Nardino, nell’impossibilità di piangere apertamente l’uomo che ha amato e di gridare a tutti il proprio dolore, ripercorra alcune tappe di quei trent’anni, tra nostalgia e amarezza, rabbia e dolcezza. Un altare di ricordi che sancisce l’universalità di quel sentimento al di là di ogni barriera e di ogni preconcetto.
“Le mille bolle blu” è tratto dall’omonimo racconto dello stesso Salvatore Rizzo per il volume “Muore lentamente chi evita una passione – Diverse storie diverse” (Pietro Vittorietti Editore) che raccoglie dieci storie di omosessualità maschile, tutte tratte dalla vita reale, ambientate in Sicilia dagli anni Venti del secolo scorso ai nostri giorni.